La formazione dell’Ucraina e della Russia – parte 4

Questo è il quarto articolo della serie scritta dall’antropologo Davide Stocchero, che analizza le origini antropologiche del conflitto tra Russia ed Ucraina ed arriva ai giorni nostri. In questa parte, l’antropologo affronta due delle questioni sicuramente più importanti nel conflitto Russia – Ucraina: energia e neonazionalismo. Potete leggere la prima parte qui, la seconda qui e la terza qui

Per una corretta lettura, ricordo che questa serie di articoli risale al 2014, pertanto troverete delle informazioni che non sono conformi con lo stato attuale (ad esempio Joe Biden è citato come vice Presidente, posizione che aveva in quel periodo).  Tutto quello che viene spiegato però ha un’importanza fondamentale, perchè ripercorre esattamente l’origine del conflitto in Donbass, ed è quindi una testimonianza storica importantissima.

La questione Ucraina – E’ sempre un problema di energia

Per capire meglio la questione ucraina, soprattutto per capire come mai un presidente inetto come Obama (pensate alla Libia post-Gheddafi, o alla Siria) mostri la faccia feroce nei confronti della Russia a proposito della questione ucraina, bisogna come al solito guardare all’energia.

Uno infatti si potrebbe chiedere perché non solo non si permetta l’autodeterminazione di regioni che sono sempre state russe dal 1400 circa, ma fin dal golpe di Piazza Indipendenza (Maidan) non si sia preso in considerazione da parte dei nuovi “principi” dell’Ucraina la possibilità di una larga autonomia (tipo quella che ha l’Alto Adige/SudTirol in Italia, o la Catalogna, o la Scozia, o il Quebec). Va bene essere nazionalisti, ma siamo nel terzo millennio e l’Occidente, cui l’Ucraina arancione aspira, si dichiara civilizzato.

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Seth Keshel: 8 milioni di voti in più per Biden

SSeth Keshel

Seth Keshel è un ex ufficiale dell’intelligence militare statunitense e analista statistico che ha previsto con precisione l’esito delle elezioni del 2016 in tutti i cinquanta stati. Senza alcun errore.

Seth è anche consigliere del generale Michael Flynn e dell’avvocato Sidney Powell.

Dopo le elezioni presidenziali del novembre 2020, ha analizzato le tendenze delle registrazioni degli elettori rispetto ai voti effettivi e ha scoperto anomalie allarmanti in un certo numero di contee, dove tali tendenze si sono dimostrate affidabili per oltre 100 anni.

Ha pubblicato rapporti suddivisi per ciascuna contea e stato, che indicano quale conteggio dei voti delle contee è allineato con l’andamento delle registrazioni degli elettori e quali hanno piccole o grandi divergenze.

mappa tendenze

Le mappe e grafici che Seth ha pubblicato contrassegnano ciascuna contea come rossa, gialla o verde, a seconda che i totali dei voti del 2020 siano allineati con le tendenze o divergenti in modi statisticamente improbabili.

Una grande divergenza (rosso) non dimostra di per sé una frode, ma è un chiaro segnale che i numeri dovrebbero essere ulteriormente indagati.

Allo stesso modo, possono esserci problemi anche se la contea o lo stato sono contrassegnati in verde. L’analisi considera le tendenze e Seth le considera “a prova di bomba” perchè ha accesso ai numeri di registrazione del partito. Se una contea segue le stesse tendenze degli anni passati e i numeri attuali lo suggeriscono, diventa verde. Gli audit delle contee verdi potrebbero essere considerati una priorità inferiore.

I risultati Stato per Stato 

Di seguito, riportati in sintesi i risultati stato per stato; per ciascuno è linkato l’esito dell’analisi, dove potrete trovare tutte le tabelle corrispondenti. Leggi tutto “Seth Keshel: 8 milioni di voti in più per Biden”