Seth Keshel: 8 milioni di voti in più per Biden

SSeth Keshel

Seth Keshel è un ex ufficiale dell’intelligence militare statunitense e analista statistico che ha previsto con precisione l’esito delle elezioni del 2016 in tutti i cinquanta stati. Senza alcun errore.

Seth è anche consigliere del generale Michael Flynn e dell’avvocato Sidney Powell.

Dopo le elezioni presidenziali del novembre 2020, ha analizzato le tendenze delle registrazioni degli elettori rispetto ai voti effettivi e ha scoperto anomalie allarmanti in un certo numero di contee, dove tali tendenze si sono dimostrate affidabili per oltre 100 anni.

Ha pubblicato rapporti suddivisi per ciascuna contea e stato, che indicano quale conteggio dei voti delle contee è allineato con l’andamento delle registrazioni degli elettori e quali hanno piccole o grandi divergenze.

mappa tendenze

Le mappe e grafici che Seth ha pubblicato contrassegnano ciascuna contea come rossa, gialla o verde, a seconda che i totali dei voti del 2020 siano allineati con le tendenze o divergenti in modi statisticamente improbabili.

Una grande divergenza (rosso) non dimostra di per sé una frode, ma è un chiaro segnale che i numeri dovrebbero essere ulteriormente indagati.

Allo stesso modo, possono esserci problemi anche se la contea o lo stato sono contrassegnati in verde. L’analisi considera le tendenze e Seth le considera “a prova di bomba” perchè ha accesso ai numeri di registrazione del partito. Se una contea segue le stesse tendenze degli anni passati e i numeri attuali lo suggeriscono, diventa verde. Gli audit delle contee verdi potrebbero essere considerati una priorità inferiore.

I risultati Stato per Stato 

Di seguito, riportati in sintesi i risultati stato per stato; per ciascuno è linkato l’esito dell’analisi, dove potrete trovare tutte le tabelle corrispondenti. Leggi tutto “Seth Keshel: 8 milioni di voti in più per Biden”

Pegasus, Snowden e collegamenti con l’Italia

Pegasus

Lo spyware Pegasus: alzi la mano chi non ha mai avuto paura di avere qualcuno che potesse sbirciare tra le chat del suo telefono.

Uno spyware è un piccolo software che si autoinstalla negli apparecchi elettronici e che trasmette i vostri dati a chi ne ha accesso.

Dati bancari, password, oppure, nella migliore delle ipotesi, un resoconto di tutte le vostre attività online che possono essere catalogate per scopi commerciali. Tutto questo si può ottenere grazie ad uno spyware.

Creato dalla NSO Group, società  tecnologica con sede a Tel Aviv che fornisce ai governi di tutto il mondo gli strumenti per prevenire e contrastare l’azione di terroristi e criminali, Pegasus è attualmente oggetto di grande discussione.

Pegasus e NSO Group

La NSO Group è stata fondata nel 2010 da Niv Carmi, Shalev Hulio e Omri Lavie, già facenti parte della Unit 8200,   l’unità dell’intelligence israeliana che si occupa della raccolta di dati e della decrittazione di informazioni. Altri dipendenti del gruppo NSO provenivano dal Mossad, l’agenzia di intelligence nazionale israeliana.

L’azienda è stata spesso nell’occhio del ciclone, affrontando accuse di spionaggio illegale, sempre rinviate al mittente con la giustificazione di produzione di tecnologie messe a  disposizione dei governi per “salvare vite“.

I casi però che l’hanno vista tristemente protagonista sono diversi. Dall’aver contribuito alla cattura del narcotrafficante El Chapo nel 2016 sporcata dall’accusa di aver fornito i cartelli della droga con i propri malaware, fino ai pesanti addebiti da parte di Amnesty International di usare i software per controllare avvocati ed attivisti che si battono per la tutela dei diritti umani, per arrivare al coinvolgimento con i governi autoritari del Medio Oriente.

NSO è l’esempio più lampante della proliferazione dello spionaggio privatizzato, consentendo ai governi  non solo di hackerare elementi criminali come gruppi terroristici e cartelli della droga, ma in alcuni casi anche di agire su impulsi più oscuri, prendendo di mira attivisti e giornalisti.

Utilizzando la tecnologia sviluppata dai laureati dell’Unità di intelligence 8200, l’equivalente israeliano della NSA, Shalev Hulio e Omri Lavie hanno fondato un’azienda che ha consentito alle società di telefonia mobile di ottenere l’accesso remoto ai dispositivi dei propri clienti per eseguire la manutenzione.

La voce si è diffusa ai servizi di spionaggio occidentali: i loro agenti ne hanno individuato una grande opportunità. All’epoca, i funzionari americani ed europei stavano avvertendo che Apple, Facebook, Google e altri giganti della tecnologia stavano sviluppando tecnologie che consentivano a criminali e terroristi di comunicare attraverso canali crittografati indecifrabili per l’intelligence e le forze dell’ordine. Hanno chiamato il fenomeno “going dark“.

Nel 2011, NSO aveva sviluppato il suo primo prototipo, uno strumento di sorveglianza mobile chiamato PegasusLeggi tutto “Pegasus, Snowden e collegamenti con l’Italia”