La piattaforma europea per monitorare le conversazioni social sui vaccini

 

L’Istituto Superiore della Sanità (ISS) annuncia i risultati della rilevazione tramite la piattaforma europea diretta a monitorare le conversazioni sui vaccini su web e social network.

A dire il vero, parlando come semplice cittadina che rivendica il proprio diritto alla libertà di espressione, non si sentiva proprio la mancanza di queste tracciature, quanto meno in Italia.

Senza considerare infatti l’esercito di mercenari arruolato da Big Tech per censurare de facto ogni espressione di comunicazione contraria al pensiero unico che ci vogliono imporre – ogni riferimento ai cosiddetti fact checkers “indipendenti” non è puramente casuale – , già ad aprile 2020 l’allora Governo Conte aveva instaurato una task force dedita alla famigerata lotta contro le “fake news”.

L’arrivo di questa piattaforma europea pertanto è semplicemente un rafforzamento del processo già avviato, con obiettivo specifico la discussione sui vaccini.

Il dogma vigente è chiarissimo: il semplice esprimere un lecito dubbio sulla inderogabilità di un “vaccino” ancora in piena sperimentazione, nonostante le strombazzate rassicurazioni sull’approvazione dei sieri, e in barba a studi scientifici che ne dimostrano quanto meno l’opinabile efficacia persino nel breve periodo, diventa sinonimo di fake news, complottismo, negazionismo e tutti quei termini usati per identificare che chiede semplicemente conferme di evidenze scientifiche.

Ed allora, un premio Nobel come Luc Montagnier diventa un “rincoglionito con demenza senile” per i virostar che imperversano quotidianamente per ore sui teleschermi, colpevole, tra l’altro, di aver detto l’ovvio: il vaccino durante una pandemia crea varianti.

 

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I vaccinati Covid-19 sono un pericolo per i non vaccinati?

 

Riprendo un articolo apparso su FranceSoir, autrice Laure Gonlézamar, che ricostruisce con dovizia di particolari la situazione tra vaccinati Covid-19 e non in Francia, riportando dati e statistiche di rilievo, richiamando anche un importante studio pubblicato su The Lancet.

Esattamente come in Italia, la narrativa vuole che i non vaccinati Covid-19 siano la causa della quarta ondata, e assolve da ogni responsabilità i vaccinati, ampiamente premiati per la loro ubbidienza alle imposizioni, e spesso descritti come vittime dei famigerati no-vax.

Eppure in Francia le analisi dei dati raccolti dimostrano l’esatto contrario, ed è quanto emerge anche per l’Italia, con statistiche continuamente pubblicate dall’Istituto Superiore della Sanità, che però, stranamente, vengono nascoste dal mainstream, che interviene tacciandole come fake quando vengono riportate. Leggiamo il caso Francia, è davvero tanto diverso dall’Italia?

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Undici mesi di vaccinazione, diverse ondate e ondate di Covid-19 ora ci permettono di comprendere i meccanismi di questi nuovi RNA messaggeri e sostanze adenovirus iniettate nelle braccia di miliardi di persone in tutto il mondo. Il 53,2% degli abitanti del mondo ha ricevuto almeno una dose di uno dei vaccini Covid, principalmente nei paesi occidentali.

Le cifre parlano da sole, così come gli studi e i fatti. Non voglio menare il can per l’aia. Aspettatevi una dimostrazione senza fronzoli.

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